Grazie ad alcuni cambiamenti nello stile di vita e a qualche semplice esercizio, potrete ritrovare naturalmente i vostri ritmi e risolvere i vostri problemi di insonnia.

Rimedi naturali insonnia: cosa fare per un buon riposo

  • ANSIA DA SILENZIO

    Preoccupazioni continue causano spesso problemi di insonnia, soprattutto dopo un periodo di vacanze in cui ci siamo abituati a lasciare da parte i problemi lavorativi. Riprendendo i soliti ritmi, le ansie possono ripresentarsi nuovamente, a maggior ragione quando ci ritroviamo nel silenzio della camera da letto. Tutto questo condiziona il riposo, rendendo ancora più difficile il prendere sonno.
    COSA FARE
    Le tecniche di terapia cognitiva aiutano le persone a individuare i pensieri che portano alla negatività. Per interrompere questo circolo vizioso, è necessario essere consapevoli del problema. Cercare di sopprimere i pensieri che vi fanno stare male, infatti, li rende ancora più difficili da ignorare, perché vi rimuginate su più del dovuto. Provate a evitare di soffermarvi su i “se” o i “dovrei”, e concentratevi invece sulle cose per le quali vi sentite grati.

  • BIOFEEDBACK

    Questa tecnica aiuta a comprendere come i cambiamenti mentali possano influenzare il nostro stato fisico. Usando dei computer collegati ai pazienti, si può mostrare quando si raggiungono in essi i livelli ottimali di calma. In questo modo le persone capiscono quali sono le tecniche per rilassarsi e per rallentare la respirazione, così da arrivare a uno stato di totale tranquillità che favorisce il sonno.
    COSA FARE
    Rallentare il respiro e inspirare più profondamente. Anche scaldare le mani potrebbe favorire il relax: la dilatazione dei vasi sanguigni abbassa la temperatura interna del corpo, utile per promuovere il sonno. Testate questa teoria su voi stessi fissando il termometro a un dito con il nastro adesivo e facendo salire la temperatura. Così vi renderete conto che siete capaci di rilassarvi da soli e, di conseguenza, di superare l’insonnia.

  • ATTENTI ALLA DIETA

    La quantità di proteine e carboidrati che mangiamo influisce sul sonno. Pasti ricchi di proteine contribuiscono a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue e a tenerci eccitati; pasti con un’elevata quantità di carboidrati, invece, innescano una scarica di insulina che aiuta il triptofano a entrare nel cervello, dove agisce da blocco per la serotonina e aumenta il tempo che trascorriamo nel sonno REM (quello più riposante).
    COSA FARE
    Uno spuntino a base di carboidrati prima di dormire (come cracker integrali o cereali) può dimezzare il tempo necessario per addormentarsi; possono anche aiutare banane, yogurt, fichi e burro di arachidi, poiché sono tutti ricchi di triptofano. Può essere efficace anche assumere il triptofano sotto forma di integratore, tuttavia potendo dare dei problemi, è necessario consultare il medico prima di assumerlo.