Uno dei fastidi più comuni è quello delle gengive gonfie, cosa che può risolversi nel giro di poco tempo o trasformarsi in un dolore maggiore con necessità di prendere provvedimenti immediati. Questa sintomatologia può essere causata da gengivite, ma anche da altri fattori legati ad esempio da carenze nutrizionali, cambiamenti ormonali o infezioni. Le gengive gonfie risulteranno irritate, sensibili o dolorose e sarà necessario utilizzare un dentifricio specifico e un colluttorio delicato..

Cosa accade

Le gengive sono fatte di tessuto solido che ricopre l’osso mascellare. Questo tessuto è denso, fibroso e pieno di vasi sanguigni. Quando si gonfiano, si sporgono e il gonfiore inizia nel punto di contatto con il dente. Il gonfiore può aumentare al punto da coprire anche parte del dente stesso. Con le gengive infiammate, anche la loro colorazione cambia in questa fase e da rosa diventano rosse fino a sanguinare più facilmente del normale. Con le gengive gonfie è normale infatti vedere un sanguinolento quando laviamo i denti o quando passiamo il filo interdentale. In determinati periodi della nostra vita possiamo essere più a rischio di gengivite come ad esempio durante la gravidanza, se abbiamo una cattiva alimentazione e se abbiamo specifiche infezioni.

La causa più comune: la gengivite

La gengivite è una malattia gengivale che porta ad avere gengive irritate e gonfie. Spesso i sintomi sono talmente lievi da non accorgerci di averla ma se non viene trattata in tempo può portare a condizioni patologiche più gravi come la parodontite e la successiva perdita dei denti. Spesso la gengivite è causata da una cattiva igiene orale che fa si che la placca si accumuli sulla linea gengivale e sui denti. La placca ha al suo interno batteri e particelle di cibo che si sedimentano sui denti nel tempo. Se la placca resta a lungo sui denti si trasforma in tartaro. Il tartaro non è altro quindi che la placca indurita che non potrà più essere rimossa solo con l’uso dello spazzolino o il filo interdentale. Servirà quindi fare una accurata pulizia dei denti dal dentista.

Cosa fare per trattare le gengive gonfie?

Se le gengive sono gonfie da oltre 14 giorni bisognerà parlare con il proprio dentista che dovrà indagare sui sintomi iniziali e sulla frequenza con cui questo disturbo avviene. Seguiranno esami di laboratorio e specialistiche nello studio dentistico. In base ai risultati ottenuti il dentista potrà consigliare l’uso di un determinato dentifricio fino ad arrivare all’assunzione di antibiotici.

Parodontite: come trattarla

Nel caso di paradentite si potrà procedere con il ridimensionamento delle radici. Il dentista andrà a raschiare via la parte malata della gengiva, insieme alla placca e il tartaro fin dalle radici del dente per permettere la giusta guarigione delle gengive.
A casa si potrà spazzolare bene i denti e usare il filo interdentale. Bisognerà poi sciacquare la bocca con una soluzione di acqua salata per eliminare i batteri dalla bocca. L’idratazione è molto importante e si dovrà bere molta acqua che aiuterà la produzione della saliva. Questa infatti è utile ad indebolire i batteri, causa principale delle malattie della bocca. Da evitare invece i collettori troppo forti, l’alcol e il consumo di sigarette. In caso di dolore gengivale, fare impacchi caldi sul viso, mentre con un impacco freddo si aiuterà a diminuire il gonfiore.


La prevenzione

Per prevenire la gengivite la prima cosa da fare è sicuramente quella di avere una giusta igiene orale costante e il consumo di cibi sani con la giusta idratazione. Dopo i pasti lavare sempre bene i denti con spazzolino e filo interdentale. Ogni sei mesi recarsi dal dentista è buona regola per fare una pulizia dei denti e controllare qualsiasi sintomo particolare possa essere intervenuto tra una visita e l’altra. Si potrà trovare insieme anche il giusto collutorio specifico per la vostra bocca e il cambiare il dentifricio con uno migliore per la propria condizione dentale.