Avete mai sentito parlare di integratori probiotici?

Abbiamo già dedicato un post alla recente ricerca che suggerisce che la soluzione per combattere l’ansia potrebbe trovarsi nel nostro stomaco, sottolineando l’uso efficace dei probiotici contro la depressione, e potete leggerlo qui.

Con il termine “probiotici” si indicano genericamente quei microrganismi non patogeni presenti negli alimenti che, se ingeriti in giusta quantità, sono in grado di migliorare il nostro benessere.

Quando avete bisogno di un’integrazione di probiotici la cosa migliore è affidarsi a quelli naturali, che l’alimentazione ci mette a disposizione, ma non potendo possiamo scegliere degli integratori probiotici. Quali sono i migliori?

I migliori, lo ripetiamo sono quelli naturali, cioè quei cibi o bevande colonizzati da batteri e lieviti favorevoli per l’organismo, probiotici appunto. Consumando questi cibi si introducono batteri vivi che mantengono in equilibrio la flora batterica intestinale, stimolando il sistema immunitario.

I più conosciuti e utilizzati sono lo yogurt con i fermenti lattici vivi, i formaggi morbidi fermentati come il Cheddar o il Gouda, ma anche i prodotti da forno derivati dalla pasta madre. Poi ce ne sono altri meno conosciuti come il miso, il kefir, il tempeh e il kombucha.

Se invece della via naturale avete la necessità di affidarvi a un integratore, seguite questi semplici consigli.

COME SCEGLIERE gli integratori probiotici

1. Scegliete un integratore che abbia un rivestimento enterico (di solito costituito da fibre vegetali o cera), in modo che i batteri siano protetti e possano sopravvivere all’acido dello stomaco.

2. Verificate che l’etichetta riporti la dicitura “culture attive dal vivo” e optate per quelli con il valore più elevato (10 miliardi di CFU o più), alcune infatti verranno uccisi nel tratto digestivo prima di raggiungere l’intestino crasso.

3. Controllate la data di scadenza: più la confezione rimarrà sulla mensola, minore sarà il numero di culture vive all’interno delle pillole.