Sta diventando alla portata di chiunque e sta prendendo sempre più piede anche in Italia: si tratta della Nordic Walking (ovvero la “camminata nordica”), nata in Finlandia come tecnica di allenamento per lo sci di fondo e oggi sport adatto a tutti, che permette di rimettersi in forma all’aria aperta e a costo zero, con il solo ausilio di due bastoncini (diversi da quelli dello sci di fondo e del trekking).

La particolarità della camminata nordica è che tutto il corpo è coinvolto e stimolato, infatti attraverso questa disciplina si beneficia di:

  • Miglioramento della tonicità di diversi distretti muscolari;
  • Miglioramento della coordinazione e del controllo del movimento;
  • Aumento della forza, dell’elasticità e della flessibilità;
  • Effetti positivi sul sistema cardiocircolatorio e sull’apparato respiratorio;
  • Aumento dell’autostima;
  • Riduzione dello stress e miglioramento dell’umore.

Negli ultimi anni, sono stati riscontrati benefici anche in coloro che soffrono di patologie croniche e degenerative, come il morbo di Parkinson, e utilizzato proprio per questo come tecnica riabilitativa.

È sconsigliato il fai-da-te: sempre meglio, almeno per le prime volte, appoggiarsi a un Personal Trainer che possa spiegare nei dettagli la tecnica e possa aiutare a metabolizzarla; ciò non solo per conoscere le “regole”, ma anche per poter sentire come il corpo lavora muovendosi in un determinato modo.

Praticare Nordic Walking permette di rimettersi in forma, ma anche di trasformarsi in un “eco-man” e in un “eco-turista”, in quanto ci si sentirà sempre più spronati a cercare nuovi percorsi da esplorare in solitaria o in compagnia, imbattendosi magari in un greenway vicino casa, ovvero percorsi verdi costruiti sfruttando le risorse del territorio, lontani dagli insediamenti urbanistici (sia in città che in zone rurali), talvolta recuperi di aree dimenticate che permettono la riscoperta di vere bellezze della natura.

 

Vademecum della corretta esecuzione della Nordic Walking

  • Sguardo dritto verso l’orizzonte;
  • Corpo leggermente inclinato in avanti;
  • Rotazione del busto, grazie all’utilizzo dei bastoncini;
  • Bastoncini sempre in diagonale, rivolti all’indietro e sempre all’altezza del tallone;
  • Braccio in avanti con gomito leggermente flesso, la mano impugna il bastoncino (fase di recupero);
  • Braccio in dietro completamente disteso e mano aperta (fase di spinta);
  • Le mani si muovono sempre al di sotto della linea dell’ombelico;
  • Rotazione del bacino;
  • Lunghezza del passo naturale;
  • Ginocchio leggermente flesso in fase di appoggio del tallone sul suolo.