Leggerezza, assenza di fatica e benessere sono gli ingredienti perfetti per una vita felice. Purtroppo, però, la maggior parte di noi arriva a fine giornata “scarico”, a volte con il mal di schiena o il collo indolenzito.
Questo accade perché ci muoviamo male, con sforzi inutili e dannosi: convinzione che sta alla base della Tecnica Alexander, che permette di re-imparare a muoverci con la naturalezza e la facilità che avevamo quando eravamo bambini.

Tecnica Alexander: imparare a non fare

Per la Tecnica Alexander il segreto non sta nell’abituarsi a un nuovo modo di muoversi, ma nel liberarsi dalle abitudini sbagliate: dobbiamo imparare a… non fare!

Non si tratta quindi di una rieducazione posturale ma di un’educazione al movimento.
A inventarla fu, negli Anni ʼ20 del Novecento, Frederick Matthias Alexander, attore australiano che si era reso conto che a influenzare negativamente la sua voce e la sua presenza scenica erano delle tensioni muscolari dovute all’uso “sbagliato” che faceva del suo corpo.

Molti di noi, in effetti, usano più forza del necessario per eseguire le attività di tutti i giorni, e i nostri movimenti spesso finiscono proprio per provocarci problemi posturali, con le dolorose conseguenze che ne derivano. Nel nostro organismo tutto è collegato e basta un’abitudine sbagliata per provocare una catena di effetti a catena che colpiscono anche altre parti del corpo.

Ma non solo: quando un comportamento come una posizione scorretta viene ripetuto nel tempo, il nostro cervello lo percepisce come la normalità e per questo poi è molto più difficile riuscire a correggersi. La Tecnica Alexander ci permette di intervenire proprio su queste abitudini psico-motorie radicate, grazie alle indicazioni di un terapeuta che ci guida nel movimento con la voce e con il tocco delle sue mani.

Gli effetti della Tecnica Alexander

Con tale metodo possiamo riprogrammare il nostro modo di muoverci, andando a correggere quelle impostazioni che si sono sedimentate a livello cerebrale. Lavorando sulla consapevolezza del nostro corpo nello spazio, impariamo nuovamente a muoverci senza comprimere la colonna vertebrale e la cassa toracica. Ne trae giovamento non solo la muscolatura ma anche la respirazione, portando a performance migliori in ogni nostra attività (non a caso a trarne beneficio sono soprattutto cantanti e attori).

Ma non è necessario doversi misurare con il palcoscenico per apprezzarne gli ottimi risultati: ritrovare la capacità di muoversi e respirare in libertà, correggendo i difetti e le posture sbagliate, può restituire salute e piena padronanza di noi stessi.

Questa tecnica è molto efficace nel caso di mal di schiena, ma anche in caso di problemi respiratori e quelli legati a malattie psicosomatiche. Studi scientifici hanno dimostrato i suoi benefici contro tensione fisica e stress, e il suo impiego può avere risultati notevoli anche nella riabilitazione dopo traumi o interventi chirurgici.

Recenti ricerche hanno dimostrato la sua efficacia anche rispetto a una grave malattia neuro-degenerativa come il Morbo di Parkinson (patologia caratterizzata da difficoltà nel controllo del movimento, come tremori e rigidità muscolare). Non è ancora chiaro come ciò accada, ma la Tecnica Alexander riesce a portare grande sollievo a chi è colpito da questa patologia, riducendone i sintomi.

Contrariamente ad altre pratiche, può essere eseguita a ogni età; l’unico requisito necessario sta nell’impegnarsi seriamente in quel difficile compito, ma davvero stimolante, che è liberarsi dalle cattive abitudini per tornare a muoversi come bambini.