Appartenente alla famiglia delle Asteracee, e originario del Nord America dove veniva considerato una pianta sacra utilizzata anche a scopi alimentari, il girasole (Helianthus annuus) è noto per la sua capacità di “muoversi” per seguire gli spostamenti del sole.
È caratterizzato da un fusto lungo e robusto che può raggiungere i tre metri di altezza, ma esistono anche delle varietà “nane” che possono essere coltivate in vaso utilizzando un composto con prevalenza di torba. Il periodo di fioritura va da giugno a settembre e le annaffiature devono essere frequenti e regolari, evitando però ristagni di acqua che possono dar luogo a malattie fungine. A danneggiarlo sono però anche insetti, animali e funghi. Tra gli animali, soprattutto le lumache e gli uccelli che se ne nutrono devastando intere coltivazioni. Come sempre, è bene intervenire a questi inconvenienti in maniera naturale, poiché questo fiore oltre che bello da ammirare è anche commestibile.
Potete aggiungere i suoi petali a sfiziose insalate, alla pasta e a diversi piatti estivi. Se volete, potete anche seccare la grande corolla e raccogliere i semi da aggiungere a pane e focacce o da utilizzare per la semina dell’anno successivo. Il germoglio, invece, può essere cotto al vapore e gustato come un carciofo.
E allora cosa aspettate? Se avete intenzione di rallegrare il vostro balcone e la vostra casa, approfittate di questo momento in cui il girasole vive la sua stagione migliore. Vedrete che con poche cure vi darà grandi soddisfazioni!