Durante la gravidanza particolare attenzione va dedicata all’alimentazione, cercando di non farsi mancare nessuno degli elementi necessari. È importante privilegiare alimenti freschi e biologici, limitare lo zucchero bianco raffinato e preferire i carboidrati complessi dei cereali come miglio, quinoa, farro e riso integrale.

Contro la tendenza all’anemia meglio consumare verdure a foglia grande e verde come gli spinaci, lenticchie, frutta colorata (ricca di vitamina C e polifenoli), frutta secca, erbe aromatiche. Aumentare il consumo di crucifere come cavolo, broccoli o cavoletti di Bruxelles per migliorare l’apporto di acido folico. Preferire il pesce alla carne, in particolar modo la carne rossa. Limitare il consumo di formaggi e latticini, soprattutto se si ha la tendenza ai ristagni linfatici. Ottimi i semi oleosi (girasole, sesamo, zucca, lino) che apportano omega-3, zinco, calcio, da sfruttare anche come spezzafame. Per contrastare la stipsi è bene assumere buone quantità di fibre attraverso legumi, verdure, frutta ed eventualmente integrare con psillio, semi di lino o di chia, bevendo almeno due litri di acqua al giorno, soprattutto lontano dai pasti. Il succo di mirtillo ogni mattina a digiuno è un toccasana per proteggere i vasi sanguigni e capillari e per sfiammare l’intestino e la vescica.

 

Alimenti da preferire :

  • Alimenti freschi per mantenerne inalterato il contenuto di vitamine e minerali;
  • Carni magre consumate ben cotte;
  • Pesci tipo sogliola, merluzzo, nasello, trota, palombo, dentice, orata cucinati arrosto, al cartoccio, al vapore o in umido;
  • Formaggi magri tipo mozzarella, ricotta, crescenza, robiola;
  • Latte e yogurt, preferibilmente magri;
  • Verdura e frutta di stagione, ben lavata, ogni giorno.

Alimenti da limitare:

  • Caffè e tè: preferire i prodotti decaffeinati o deteinati;
  • Sale: meglio quello iodato;
  • Zuccheri: preferire i carboidrati complessi, come pasta, pane, patate;
  • Uova: non più di 2 a settimana, ben cotte;
  • Grassi: solo olio extravergine di oliva.

Il caffè, come tutte le bevande contenenti xantine (tè nero, bibite tipo cola), va assunto con moderazione perché la caffeina attraversa la placenta. Inoltre, durante questo particolare periodo il metabolismo della caffeina è rallentato di 15 volte, cioè rimane più a lungo nell’organismo prima di essere eliminato.
Un consumo elevato di sale aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e ipertensione. Meglio il sale iodato, anche perché, durante la gravidanza e l’allattamento, il fabbisogno di iodio è maggiore.

 

Alimenti da evitare:

  • Bevande alcoliche.
  • L’alcol ingerito dalla madre giunge dopo pochi minuti nel sangue del feto, ma il feto non può metabolizzarlo perché è privo degli enzimi adatti a questo compito, di conseguenza l’alcol e i suoi metaboliti si accumulano nel suo sistema nervoso e in altri organi, danneggiandoli seriamente.