L’iniziativa “Grani Antichi” è partita dalla famiglia di imprenditori agricoli Lo Conte, originaria di Avellino, che da cinque generazioni si dedica alla cura della terra e la cui mission è da sempre quella di preservare la ricchezza e la tradizione del territorio facendo, come in questo caso, rivivere grani antichi e dimenticati, ma sani e saporiti. Il progetto ha l’obiettivo di creare una comunità di agricoltori per ri-coltivare in modo tradizionale grani antichi autoctoni, partendo dalla Risciola, in terreni biologici dell’Irpinia, attraverso una filiera integrata e sostenibile, nel rispetto della biodiversità.

L’idea

Il progetto si propone di coltivare nuovamente grani autoctoni in terreni biologici dell’Irpinia, controllati e naturalmente fertili grazie all’esperienza e all’attività di giovani e appassionati agricoltori, lasciando che la natura faccia poi il suo corso. Quale è il ruolo del Gruppo Lo Conte? L’azienda distribuisce, gratuitamente, i semi necessari ai coltivatori iscritti alla Comunità irpina del grano Risciola, acquistandone tutta la produzione e garantendo un’assistenza totale agli agricoltori che decidono di prendere parte al progetto. Ovviamente non si potranno ottenere quantità industriali, ma la macinazione viene effettuata nel molino a pietra che non ha la possibilità di raffinare la farina. Il chicco di grano macinato a pietra dunque conserva integre le sue parti, preservando tutti i valori nutrizionali. Il grano raccolto inoltre non verrà tutto macinato ma ne verrà conservata una parte da donare ad altri agricoltori.

Terreni vocati

“Ogni anno contiamo di poter crescere in base alla bontà dei raccolti, per le disponibilità di semi, e alla notorietà del progetto”, spiega Antonio Lo Conte a capo del Gruppo. “Siamo partiti da un terreno della nostra famiglia, una collina asciutta e ventilata e non troppo fredda. Le sue zolle, ricche di potassio vulcanico, lo rendono un terreno franco, che grazie alla tradizionale rotazione delle colture preserva i sali minerali e li trasferisce alla pianta, rendendola completa a livello nutrizionale. L’esposizione al sole e l’impossibilità del ristagno di acqua favoriscono così la crescita sana del grano, che non necessita di interventi umani per il diserbo chimico. Abbiamo sottoposto i nostri terreni a scrupolose analisi per essere certi che siano sani, ricchi e fertili come sono sempre stati. I grani antichi sono sicuramente 100% italiani e sono tracciati punto per punto in una filiera di contadini disposti a seminare questo grano pur sapendo che produrrà la metà del raccolto garantito da un grano moderno. Da questa filiera ne derivano prodotti che esprimono al meglio il valore aggiunto di questi grani, sia per la qualità della materia prima che per l’estrema cura di tutto il processo produttivo”, continua Lo Conte.
“Tutelare il territorio, tutelarne la salubrità, tutelare i nostri giovani restituendo loro il valore e la passione per un mestiere antico e nobile e la soddisfazione di veder germogliare semi scomparsi da tempo: c’è tutto questo dentro i piccoli semi che abbiamo piantato. Noi sappiamo bene che l’agricoltura è un ciclo che deve tornare a essere sostenibile e integrato, per questo abbiamo scelto di sposare la filosofia del biologico, non solo a livello ambientale: vogliamo che la coltivazione di grani antichi sia un modo per promuovere i valori di rispetto, tradizione e solidarietà, soprattutto riscoprendo sapori antichi. Per questo siamo partiti dagli agricoltori che seminano il grano attentamente controllato in laboratorio, chicco dopo chicco, per preservare la sua biodiversità. Abbiamo coinvolto agricoltori giovani e meno giovani, per promuovere un dialogo tra metodi antichi e innovazione e per offrire un’opportunità in più di lavoro”.

La Risciola

Si tratta di un grano tenero che sin dal 1500 offre le produzioni migliori in alta collina, dove la ventilazione è sempre presente. Per questo in Basilicata, Molise e Campania dal 1890 è uno dei prodotti agroalimentari tradizionali. Ma quali sono le sue proprietà? È ricco di antiossidanti, minerali e vitamine che assicurano un gusto deciso, caratterizzato da un ridotto contenuto di glutine e meno del 2% di lipidi. I semi di Risciola non sono stati incrociati né modificati negli anni, mantenendo così intatte tutte le proprietà nutrizionali. La farina che se ne ricava è eccellente per produrre pane artigianale tradizionale, ottenuto con metodi di panificazione naturale.