Rendiamo ancora più belli i nostri giorni di riposo con la meditazione in vacanza.

In fatto di vacanze, ognuno ha le sue esigenze: c’è chi preferisce il mare e chi la montagna, chi cerca il relax e chi l’avventura, chi i paesaggi familiari e chi luoghi esotici.

Quale sia la nostra meta, è di sicuro adatta per meditare: tutto quello che serve è un po’ di tranquillità e la costanza di continuare a provare anche quando ci sembra di non riuscire.

Non esiste una meditazione giusta rispetto al luogo in cui ci si trova, anche se in alcuni casi la suggestione che può regalarci il contesto può essere un aiuto in più alla concentrazione.

Meditazione in vacanza…

La meditazione del lago

Solitamente si medita stando seduti: idealmente stare seduti a terra nella Posizione del Loto o a gambe incrociate è la posizione migliore, ma se non siamo comodi possiamo tranquillamente sederci su una sedia o una panchina: l’importante è tenere la schiena bene dritta.
Assunta una posizione comoda chiudiamo gli occhi e immaginiamo un laghetto. Può essere un piccolo lago di montagna, oppure uno stagno con l’acqua un po’ torbida, come preferiamo. Concentriamoci sul contorno del nostro laghetto e poi portiamo l’attenzione all’acqua, cercando di visualizzare anche i più piccoli particolari della nostra immagine interiore. Rimaniamo immersi nella contemplazione. Se poi qualche pensiero arriva a turbare la quiete della nostra mente, possiamo immaginarlo come un sasso buttato nello stagno a formare dei cerchi concentrici che a poco a poco si fanno più superficiali fino a scomparire, lasciando le acque calme e tranquille. Sarà interessante vedere come, rimanendo a osservare i pensieri senza lasciarci coinvolgere, a poco a poco vedremo svanire il loro effetto sulla nostra mente provando una sensazione di pace. Praticare questa meditazione può aiutarci a prendere consapevolezza del fatto che come l’acqua anche la nostra mente può ritrovare la calma dopo ogni pensiero disturbante.

La meditazione della montagna

La montagna è solida, stabile, massiccia: è simbolo di forza e persistenza. Seduti a terra, con le gambe incrociate e il bacino bene appoggiato a terra, occhi chiusi, visualizziamo davanti a noi l’immagine di una montagna. A poco a poco spostiamo l’attenzione sulle sue caratteristiche: sentiamo l’appoggio delle ossa del bacino a terra e pensiamo al senso di stabilità. Inspirando, percepiamo la nostra colonna vertebrale allungarsi, dal basso fino in alto, e pensiamo alla montagna che si innalza verso il cielo. Rilassando le spalle, sentiamo le nostre braccia ai lati del busto e immaginiamo le pendici della montagna, sulle quali le stagioni passano facendo cambiare i paesaggi ma lasciando immutata la sostanza. Continuiamo la nostra concentrazione e cerchiamo di portare dentro di noi le caratteristiche di forza, stabilità, radicamento e contemporaneamente di elevazione verso l’alto. Respiro dopo respiro, cerchiamo di interiorizzare sempre più a fondo l’immagine della montagna e le sue virtù.

La meditazione della spiaggia

È sempre utile cambiare prospettiva: sdraiarci a terra ad esempio ci mette nella condizione di avere uno sguardo nuovo su quello che ci circonda. In più, ci si può rilassare completamente e rimanere in ascolto delle sensazioni che ci arrivano dal corpo. È importante che la posizione che abbiamo assunto sia comoda: se sentiamo dolore alla schiena, possiamo mettere un cuscino o un asciugamani arrotolato sotto le ginocchia leggermente piegate per favorire l’allungamento della zona lombare; se invece sentiamo tensione al collo, sarà utile posizionare un piccolo cuscino sotto la testa, in modo che il mento scenda verso la gola e le vertebre cervicali si distendano.
Una volta trovata una posizione confortevole, chiudiamo gli occhi e ascoltiamo le sensazioni che ci arrivano dal corpo: possiamo sentire i punti di contatto tra il corpo e il terreno e a ogni espirazione potremo abbandonare di più il controllo del nostro corpo lasciandolo andare a terra.
Portiamo poi l’attenzione al respiro e cerchiamo di mantenere l’attenzione sul movimento dell’aria che entra e dell’aria che esce dalle nostre narici.