Alla scoperta delle erbe usate dalla medicina ayurvedica indiana.

L’India ha uno dei più antichi sistemi di guarigione del mondo: l’Ayurveda. L’utilizzo delle erbe per stare bene è radicato in questa cultura, tanto che tuttora è integrata nel sistema sanitario nazionale indiano. I medicinali utilizzati sono tutti i derivazione naturale, come minerali, metalli purificati e, appunto, erbe.
Ecco alcune di quelle più versatili ed efficaci.

Curcuma (Curcuma longa)

Usata per secoli per migliorare la flessibilità e la salute delle articolazioni, oggi anche la scienza ne certifica l’efficacia contro l’artrite grazie alle sue capacità antinfiammatorie della curcumina (principio attivo antiossidante in essa contenuto). Ma i suoi benefici non si fermano qui, in quanto è considerata disintossicante (specialmente per il fegato), utile per combattere il colesterolo cattivo LDL e far crescere quello buono HDL e rafforzare il rivestimento dei vasi sanguigni per contrastare patologie cardiovascolari.

Trikatu

Letteralmente significa “tre pungenti” ed è una combinazione di pepe nero (Piper nigrum), pepe lungo indiano (Piper longum) e zenzero (Zingiber officinale). Il suo effetto primario avviene sul tratto gastrointestinale superiore, favorendo la corretta digestione e l’ottimale assorbimento dei nutrienti. È stato anche dimostrato come questo mix speziato riduca il colesterolo LDL e i trigliceridi, mentre aumenti i livelli del colesterolo cardioprotettivo HDL.

Brahmi (Bacopa Monnieri)

A lungo utilizzato come tonico, potenziatore della memoria e afrodisiaco, Brahmi è stato oggetto di approfondite ricerche per il suo ruolo nella salute mentale. In uno studio pubblicato su Phytotherapy Research, nei partecipanti che hanno assunto Brahmi sono stati riscontrati miglioramenti significativi nell’umore e una diminuzione dei livelli di cortisolo (l’ormone dello stress). Altri studi mostrano essere capace di aumentare le prestazioni cognitive soprattutto nelle persone con morbo di Alzheimer o demenza e di proteggere il cervello dalle tossine e dallo stress ossidativo.

Tulsi (Ocimumbasilicum)

Conosciuto anche come “basilico sacro”, Tulsi si utilizza per aprire il cuore e la mente, rafforzando la devozione, la fede e l’amore. Le foglie sono un tonico per i nervi e la memoria e sono utili nel trattamento di problemi respiratori, infezioni orali e per espellere il muco. Il decotto di Tulsi è efficace per l’influenza, il mal di gola, la tosse, il raffreddore, le afte, la bronchite e l’asma. È stato anche dimostrato capace di ridurre i livelli di zucchero nel sangue e il colesterolo totale.

Medicina ayurvedica: Sacchetto fai-da-te per alleviare il dolore

INGREDIENTI

  • 140 g di riso cotto
  • 35 g di zenzero grattugiato
  • 1 cucchiaio di curcuma
  • 8 g di basilico
  • 1 cucchiaio di coriandolo in polvere

Mettete gli ingredienti in una bacinella e amalgamateli per bene. Disponete poi la poltiglia ottenuta al centro di un canovaccio e chiudete bene con uno spago per formare un sacchetto. Scaldate in forno a microonde per 90 secondi in modo che diventi caldo ma non bollente. Usate il sacchetto per massaggiare l’area dolorante facendo movimenti circolari.