La motricità libera è un argomento poco conosciuto in Italia ma molto popolare in Francia, soprattutto negli asili nido.

Il concetto di motricità libera nasce dalla pedagoga Pikler-Loczy, secondo cui lo sviluppo del bambino è programmato e si svolge spontaneamente in un ordine fisso.

Non è necessario insegnargli a girarsi, strisciare, alzarsi, camminare… il bebè è capace di fare tutto ciò da solo in base alla maturità sensorio motrice raggiunta (sviluppo naturale).

Fin dai primi mesi di vita difatti, nel proprio autonomo percorso di crescita e in un continuo movimento del corpo, il piccolo sperimenterà sempre nuove tappe motorie e capacità relazionali.

Ogni tappa dello sviluppo è importante e preparatoria della successiva. Il bambino proverà piacere e interesse nell’esercizio delle sue attività spontanee ma anche a “imparare”. Attraverso i progressi egli avrà fiducia nelle proprie capacità, costruirà una base solida e una buona autostima.

L’adulto dunque ha il compito di accompagnarlo in questo percorso con sguardo benevolo, incoraggiandolo e organizzando per lui lo spazio. È inoltre importante lasciarlo esplorare l’ambiente senza imporgli posture che non ha ancora acquisito, che non padroneggia e che al contrario potrebbero renderlo insicuro (i muscoli inoltre non sono ancora abbastanza sviluppati per mantenere una posizione che non è stata ancora acquisita).

Evitate poi di proteggerlo troppo per paura che si possa far male. Spesso l’adulto incita il bambino a camminare, a partecipare a un gioco, così facendo si attivano una serie di iperstimolazioni che il suo sviluppo non è ancora in grado di elaborare: il piccolo è così posto in una situazione di disagio.

Abbiamo parlato con l’educatrice Sandra Cipriano che ci ha spiegato come mettere in pratica queste nozioni con alcuni consigli.

Motricità libera: consigli pratici

  • Molto importante è non mettere il bambino in una posizione che non ha acquisito da solo o da cui non riesce a spostarsi autonomamente (ad esempio una posizione seduta). Questo gli permette di crescere nella propria autonomia e sviluppa la fiducia in se stesso e nelle sue capacità.
  • Privilegiate uno spazio a terra adattato (con tappeto e giochi a sua disposizione) ed evitate di rinchiudere/confinare il bambino in un box giochi (soluzione comoda più per l’adulto).
  • Non usate il girello e non lasciatelo troppo a lungo sulla sdraietta o sul seggiolone.
  • Evitate di aiutarlo a camminare (tenendolo per mano o sostenendolo dalle ascelle) quando non è ancora in grado di farlo da solo. Il bambino penserà: “senza l’adulto non sono capace“.
  • Favorire il movimento e l’equilibrio naturale del bambino si traduce anche nella scelta dei vestiti e delle scarpe in modo che non ostacolino la mobilità, permettendo così al bambino di sentire le sensazioni del suo corpo. Lasciargli la possibilità di scoprire il suo corpo e di esplorare le sue capacità significa permettergli di passare allo stadio motorio successivo come preferisce quando preferisce.