Il capelvenere fa parte della famiglia delle felci (o Pteridofite), comparse sulla terra ben 350 milioni di anni fa, ed è una pianta tipica del sottobosco che non ha alcun problema a diffondersi in natura anche tra rocce e nelle grotte.

Viene frequentemente utilizzata – per la sua estrema adattabilità all’ambiente – anche per abbellire case e giardini con le sue foglie dalla forma particolare, simili a piccolissimi ventagli. Altra singolarità della pianta è rappresentata dai suoi steli neri e sottili che ricordano i capelli di una donna (da qui il nome “capelvenere”).

Considerata fino al 1850 un vero e proprio enigma vivente (in quanto sprovvista di fiori, frutti e semi), il capelvenere si moltiplica in natura, come le altre felci, attraverso le spore che si trovano sulla parte inferiore delle foglie.

Si tratta di una pianta poco esigente, che trova la sua temperatura ottimale intorno ai 18°, ma che tollera con difficoltà le zone della casa esposte alle correnti di aria fredda. Essenziale – per una crescita soddisfacente – il fattore umidità: un ambiente troppo secco infatti può arrivare a comprometterne lo sviluppo e la sopravvivenza.

A rapido accrescimento, durante il periodo primaverile ed estivo, va trattata ogni due settimane aggiungendo concime liquido all’acqua di irrigazione, andando travasata appena le dimensioni lo necessitino.

Il rinvaso si effettua preferibilmente in marzo, scegliendo un vaso solo leggermente più grande del precedente e utilizzando un terriccio costruito da 3 parti di torba, 2 di sabbia grossa e un fertilizzante naturale. Sul fondo del vaso è consigliabile disporre uno strato di ghiaia per evitare ristagni d’acqua.

Decotto di capelvenere rinforzante per capelli

Un decotto di foglie di capelvenere può essere utile per rivitalizzare il cuoio capelluto, rinforzare i capelli e contrastare la forfora.

COME

Fate bollire 100 g di foglie essiccate in 1 l d’acqua per 4-5 minuti a fiamma bassa. Spegnete e filtrate dopo altri 10 minuti.

QUANDO

Dopo che si sarò raffreddato, usate il decotto come acqua per l’ultimo risciacquo dello shampoo almeno una volta a settimana.